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Ph. Maria R. Suma
O uno ti volge una schiena su cui una volta, molto prima di te, una donna ha lasciato dei segni con le unghie, con cinque artigli, quelle cinque strisce livide, indelebili, tu sei tutta sconvolta, almeno imbarazzata, cosa puoi farci con quella schiena che ti rinfaccia sempre qualcosa, il ricordo di un’estasi o di un accesso di dolore, che dolore puoi ancora provare, a quale estasi puoi arrivare?
Ingeborg Bachmann, Malina